Direttore de “La Nazione” Giuseppe Mascambruno (FotoFen)
Caro Direttore,
leggo con raccapriccio e orrore i risultati delle inchieste che si fanno sul rapporto tra i minori e l’offerta sempre più spregiudicata di internet. Chat, social forum, dove avviene di tutto e i nostri ragazzi risucchiati senza difese da una perversione ad altissimo rischio. Come facciamo noi genitori a parare tutto? Per quanti limiti si pongano, quello è un mondo troppo incontrollato.
Stefania Bianchi, Perugia
Risponde Giuseppe Mascambruno, Direttore de La Nazione
Gentilissima Stefania,
sono anni che si discute della voragine senza fondo in cui rischia di perdersi anche lo straordinario valore divulgativo e comunicativo del web. Da sempre si affida a internet e alla rete il valore insopprimibile della libertà d’espressione come se si trattasse del totem rassicurante che allevia le pene di una società dell’informazione tradizionale avvertita come troppo «mediata», se non censoria. Io penso che ci sia una pericolosa tolleranza che, se non regolata, finirà per tradurre la presunta libertà in una tentazione liberticida. Quando si legge, come insieme abbiamo letto, che in Italia otto minorenni su 100 pubblicano in rete foto senza veli e che 42 bambini su 100 sotto gli undici anni chattano, la deriva è alle porte. Certo, i genitori devono impegnarsi di più. Ma è l’ora che anche le autorità pongano limiti e sanzioni. Nessuno, in questo caso, credo avvertirà una mutilazione alla libertà.
fonte LA NAZIONE