Per proteggere i ragazzi durante la navigazione in rete proponiamo di seguito alcuni consigli utili.
- Educare a non fornire mai informazioni riservate. Spesso, infatti, i malintenzionati usano i bambini per riuscire a raccogliere informazioni private come il loro nome, indirizzo, numero di telefono. Proteggere le password dei bambini usando parole generiche, assicurandosi inoltre che non usino nick name che rivelino delle informazioni personali, come il cognome, l’età o il sesso.
- Educare i ragazzi a non parlare con gli sconosciuti, a interrompere le conversazioni in cui vengono fatte domande imbarazzanti e a raccontare l’accaduto ad un adulto.
- Non posizionare il computer nella stanza dei ragazzi, ma in una zona di passaggio così che il genitore possa controllare con frequenza e facilità le attività on line del figlio.
- Comunicare con i bambini, spiegando loro con chiarezza, ma senza terrorizzarli, quali sono i contenuti della rete per loro inappropriati e/o diseducativi, come siti ed email pornografici, incoraggiandoli a confidarsi quando incontrano testi o immagini che li mettono a disagio.
- Conoscere le loro abitudini di navigazione, monitorando le attività svolte online, compresi instant messaging, download di musica e giochi online.
SISTEMI DI SICUREZZA E DI CONTROLLO PARENTALE
- Dotare il PC di adeguati sistemi di sicurezza (firewall, antivirus, etc) in grado di contrastare qualsiasi minaccia in tempo reale e di agire anche preventivamente. Adottare soluzioni di protezione che consentano ai genitori di predefinire i percorsi di navigazione dei ragazzi e di bloccare l’accesso a pagine Web con contenuti e immagini inappropriati alla visione dei minori e segnalare siti tematici di maggior interesse.
- Installare filtri antispam che rilevano e filtrano i messaggi di spam. Una risposta a queste mail, infatti, conferma agli spammer l’esattezza dell’indirizzo e può determinare l’arrivo di altri messaggi nella casella,e spesso questi messaggi contengono virus.
- Impostare funzionalità di controllo sull’accesso a servizi interattivi come newsgroup, chat room, forum, instant messaging, bacheche elettroniche dove i ragazzi potrebbero avviare conversazioni su temi inappropriati con degli sconosciuti.
- Non permettere l’uso di programmi P2P di condivisione file per scaricare illegalmente musica e film: spesso i contenuti trovati differiscono da ciò che si cerca e contengono cavalli di Troia che trasformano il proprio PC in uno strumento per commettere crimini informatici. Insegnare a rispettare i diritti altrui, anche se sono immateriali (diritto d’autore).
- Non permettere l’acquisto online senza la guida dei genitori.