Come sappiamo, molti genitori nei confronti di internet nutrono ancora una fiducia disarmante e sottovalutano qualsiasi rischio, visto che ben 88,9% esclude che i figli possano spogliarsi e inviare online fotografie e video.
Eppure una recente indagine rivela che il 6,7% del campione dei ragazzi, di età compresa tra i 12 e i 18 anni, confessa di essere già finito nel girone sexting inviando materiale a sfondo sessuale con una connessione internet, mentre il 10,2% ne ha ricevuto e l’8% ha effettuato chiamate a linee telefoniche destinate a soli adulti.
Il fenomeno del sexting interessa sia i maschi che le femmine, e cresce via via che l’età dei ragazzi aumenta, infatti fra i 16- 18 anni l’8,1% dei ragazzi dichiara di aver fatto circolare proprie immagini in atteggiamenti provocanti.
Il 22% ammette che la pratica di inviare video o immagini di sé nudi o semisvestiti, è diffusa fra i propri amici, e se poi si chiede a che età si è inviato il primo messaggio osé, ben il 47% dice di averlo fatto tra i 10 e i 14 anni, gli altri dai 15 in su.
I giovani si dichiarano consapevoli dei rischi e dei pericoli nei quali potrebbero cadere.
In alcuni casi infatti, l’invio di tali materiali è legata ad atti di cyberbullismo che mira a ferire i ragazzi ritratti nelle immagini o sui video, per non parlare poi del rischio di imbattersi in maniaci o squilibrati che vanno alla ricerca di materiale pedopornografico, favorendo così il fenomeno di adescamento on line da parte di soggetti malintenzionati.
Tutto questo però non sembra essere un deterrente,anzi, agli occhi di molti adolescenti internet ha un ritorno positivo, perché spesso consente di vincere la propria timidezza o di avere relazioni di intimità superiori a quelli consueti nella vita reale. Quando viene chiesto perché decidano di “svelarsi” in rete, la risposta più frequente è che lo fanno perché convinti dagli amici (43%) e dai fidanzati (33%).
Per 8 genitori su 10 i propri ragazzi in rete non corrono pericoli. Ignorando i rischi del cyber bullismo”.
Ecco un esempio: genitore 49 anni e due figli adolescenti: «La raccomandazione che faccio loro più di frequente quando escono di casa? Casco in testa e se fate tardi telefonate». Scusi, e quanto a Internet? «Beh, cosa devo raccomandare? Di non starci troppo, forse».