Tutti i genitori devono saper riconoscere e affrontare la dipendenza degli adolescenti da Internet: l’impiego disordinato della rete può determinare svogliatezza nello studio, e, in genere, una diminuzione dell’impegno nello sport, nelle amicizie e nel gioco. E’ molto importante imparare a riconoscere i segnali d’allarme, perché un rapido intervento può scongiurare effetti spiacevoli, talvolta distruttivi dei rapporti interpersonali. Vediamo ora quali sono tali indicatori:
Stanchezza eccessiva
Vostro figlio fa fatica ad alzarsi al mattino, più di quanto facesse prima di cominciare a fare uso di un computer? Avete notato che tende ad addormentarsi durante la cenaSenza un motivo valido?I cambiamenti nelle abitudini del sonno rappresentano spesso il primo segnale di un eccessivo uso del computer.
Problemi scolastici
Il profitto scolastico sta calando? Difficilmente i genitori, attribuiscono al computer la responsabilità di questo cambiamento: sono convinti che il ragazzo, davanti al pc, stia svolgendo i compiti o scrivendo una relazione. Molto probabilmente, invece, sta dedicando il suo tempo a chattare o a perdersi nei meandri della Rete.
Diminuzione dell’interesse per gli hobby
Dopo aver conosciuto Internet, vostro figlio trascura gli hobby precedenti? Significa che Internet è diventato qualcosa di più di uno svago: è un’ossessione capace di rendere senza senso tutte le altre attività. Per questo, a poco a poco, il ragazzo sta abbandonando le vecche abitudini e i passatempi praticati prima, da solo o in compagnia degli amici.
Isolarsi dagli amici
Il bambino, o l’adolescente,non vuole piu’ frequentare il gruppo dei coetanei? Ciò si verifica perché l’attaccamento morboso verso la Rete ha un carattere più emotivo che razionale, e tende a tenerlo sempre più distante dalle relazioni e dalla vita reale, cioè dagli amici e dalla famiglia – di cui Internet rischia di prendere il posto, offrendogli fratelli e sorelle virtuali. Il computer, inoltre, risponde alla esigenze dei ragazzi senza discutere, e con delle prospettive che né gli adulti né i coetanei possono fornirgli.
Disobbedienza e ribellione
I ragazzi tendono a non rispondere, o reagiscono con aggressività quando i genitori cominciano a fare domande sul modo in cui usano Internet? Di sicuro si comportano così per difendersi, per paura di eventuali impedimenti ad usare la stessa, nonché per il senso di colpa dovuto alla mancanza di sincerità.
Gli adolescenti, o anche i pre-adolescenti, possono cadere nella dipendenza da Internet a causa delle sue caratteristiche interattive, che danno l’illusione di comunicare con altri in modo intimo e profondo. I ragazzi si fanno prendere totalmente dai contatti sociali e dai giochi perché chattando, navigando e giocando, si sentono più liberi e forti, stanno meglio con se stessi ed evitano lo stress della scuola, dell’adolescenza e della vita familiare.
In particolare se un ragazzo attraversa una fase di depressione, è facile che nella Rete trovi un alleato gratificante.
Un ragazzo ansioso, invece, può avere una temporanea sensazione di calma per la facilità di comunicare tra gli amici della Rete. Con l’aumentare delle ore trascorse al computer, questa caratteristica diventa sempre più affascinante, ed è difficile farne a meno, quasi si trattasse di una droga…
Qualora il ragazzo mostrasse segni di evidente dipendenza, in che modo i genitori potrebbero aiutarlo a recuperare la propria identità?
Presentare un fronte unito
E’ importante che si impegnino in tal senso sia la madre che il padre, perché altrimenti il ragazzo farà appello al genitore più debole, o più distratto, con il risultato di compromettere l’equilibrio stesso della coppia, oltre che dell’intero gruppo familiare.
Dimostrare affetto ed interesse
Sarà utile far capire al proprio figlio che gli si vuol bene e che ci si preoccupa della sua felicità e della sua salute. È necessario che si dica al ragazzo di aver notato in lui alcuni cambiamenti preoccupanti ma si dovrà anche rassicurarlo, che lo si aiuterà a riprendersi, con l’affetto, la vicinanza, il sostegno e la proposta di svaghi da dedicarsi insieme.
Stabilire regole ragionevoli
Molti genitori si allarmano quando notano nel figlio i primi sintomi della dipendenza da Internet, e ricorrono a sistemi punitivi troppo severi, quindi ottenendo il risultato opposto, tra i quali il meno opportuno è il sequestro del PC.
Occorre, invece, collaborare per stabilire regole per limitare la navigazione internet.
Forse si puo concedere un’ora ogni sera, e qualcosa di più nei fine settimana. L’essenziale è non transigere con quanto stabilito, ricordando che non è opportuno controllare vostro figlio in modo troppo opprimente, ma che lo si deve aiutare a liberarsi da una vera e propria dipendenza.
Mettere il computer dove si possa vedere
E’ necessario stabilire che il PC deve essere trasferito dalla camera di vostro figlio ad un luogo dove possiate vederlo, ad esempio in sala da pranzo. Naturalmente non è il caso di spiare il ragazzo per ogni immagine che apparirà sul monitor; piuttosto cercherete di passare nei dintorni di tanto in tanto, inviando il messaggio che Internet non è qualcosa da usare di nascosto.
Incoraggiare altre attività
A partire dal momento in cui smetterà di dedicare tempo alla Rete, dovreste aiutare vostro figlio a sviluppare altri interessi.
Sarà bene parlare con lui di ciò che gli piaceva fare viaggiando in Rete, in modo da poterlo aiutare a trovare un’alternativa gradita. Ad esempio, se amava assumere on-line vari nomi e personalità, incoraggiatelo ad unirsi a un gruppo teatrale.
Sostenere, non legittimare
I genitori spesso assumono un atteggiamento sbagliato con un figlio internet-dipendente, nascondendo il problema o giustificandolo per le assenze a scuola o alle attività sportive. D’altra parte, evitate di essere troppo duri e rigidi: se vostro figlio si ribella ai vostri interventi, lasciate che si calmi,nel frattempo ascoltate i suoi sentimenti e le sue ragioni; certo non deve essere facile, per lui, avere la sensazione che gli state togliendo il mezzo di cui dispone per comunicare… In ogni caso, non perdetevi d’animo e non perdete di vista i vostri obiettivi.